Compito: Laboratorio dei testi - L'arte maieutica

(Pag. 120)

L'ARTE MAIEUTICA

Comprensione e analisi

1) Quali sono le affinità e le differenze tra l'arte della levatrice e quella socratica?

L'affinità sostanziale tra l'arte della levatrice greca e quella socratica consiste nel fatto che entrambe condividono l'idea di aver acquisito considerabile esperienza in un dato campo e di poter dunque insegnare le conoscenze apprese nel corso del tempo a coloro che più ne avevano bisogno: in questo senso, le levatrici, ovvero le ostetriche di allora, essendo ormai di età avanzata e non potendo conseguentemente nuovamente procreare figli, trasmettevano il proprio sapere alle giovani madri inesperte; mentre invece in relazione a Socrate, egli non poteva che educare i giovani ed addestrarli a compiere un atto di introspezione della propria anima, in modo tale da poter infine comprendere ciò che era un "bene" o un "male" non solo per sé stessi, ma anche per l'intera comunità di appartenenza.

In riferimento al testo, l'unica differenza tra l'arte delle levatrici e quella di Socrate fu, secondo quest'ultimo, la sola questione che egli faceva da "levatrice" alle anime partorienti (di idee e pensieri) degli esseri umani in generale anziché ai corpi partorienti (in senso letterale) delle donne nello specifico.

2) Socrate si riconosce la capacità <<di mettere alla prova in ogni modo se il pensiero del giovane partorisce un fantasma e una falsità, oppure un che di vitale e di vero>>. Spiega questa affermazione.

L'affermazione di Socrate per cui si riconosce la capacità di <<mettere alla prova in ogni modo se il pensiero del giovane partorisce un fantasma e una falsità, oppure un che di vitale e vero>> potrebbe essere esplicata come la sua ammissione di non poter lui stesso generare conoscenze da sé, per poi trasmetterle ai suoi interlocutori, e dunque di poter unicamente stimolare i suoi giovani apprendisti a trovare una sorta di verità nella propria anima, riconoscerla e stabilire se sia valida o meno.

Lessico e lingua

3) Socrate, in riferimento a coloro che hanno accettato di dialogare con lui, dichiara che <<da sé stesi scoprono e generano molte belle cose>>. Commenta tale affermazione, motivando l'uso dei verbi "scoprire" e "generare".

L'affermazione di Socrate si riferisce al fatto che le persone che iniziarono a frequentarlo per divenirne apprendisti hanno compiuto notevoli progressi da sé, senza ch'egli abbia insegnato loro una specifica conoscenza. Difatti, egli dichiara che essi hanno "scoperto e generato molte belle cose", cioè di aver rispettivamente scorto e riconosciuto la verità che giace nel profondo della loro psiche (ovvero anima), e di averla infine sviluppata e messa in atto nell'interazione.

4) Nella parte finale del brano vengono usati vocaboli che rimandano al ciclo della vita dell'uomo. Analizzali e spiegane la valenza metaforica.

I vocaboli che vengono utilizzati nella parte finale del brano per rimandare al ciclo della vita dell'uomo sono includono seguenti termini:

  • abortire: vanificare i progressi compiuti grazie all'aiuto di Socrate;
  • accoppiamento: congiungimento con ulteriori soggetti per persuasione;
  • partorire: esplicare, dar vita a idee, pensieri, riflessioni e così via;
  • allevare: utilizzare, mettere in atto le conoscenze apprese;
  • gravido: dotati di idee, pensieri e riflessioni ragionevoli;
  • nozze: legame creato con un altro individuo predisposto a far loro da guida nella vita.

Interpretazione e riflessione

5) Alla luce delle considerazioni sul metodo maieutico, illustra in che cosa consiste, per Socrate, la verità.

Alla luce delle considerazioni sul metodo maieutico si potrebbe asserire che, per Socrate, la verità consista nell'apprendimento, nella comprensione e nella capacità di distinguere che cosa coincida con un "bene" e che cosa potrebbe essere un "male" per sé stessi e per la propria comunità. In tal caso, i concetti di "bene" e "male" si pongono in relazione alle azioni che ciascuno compie nell'osservanza o nell'irriverenza delle leggi e regole stabilite dalla città d'appartenenza, e in aggiunta anche in correlazione con la cura della propria anima.

6) Analizza l'importanza che per Socrate riveste la frequentazione personale in un rapporto di crescita ed esponi le tue riflessioni personali al riguardo.

La frequentazione personale in un rapporto di crescita ha per Socrate un'importanza fondamentale, in quanto contribuiscono all'individuazione della verità "corretta", piuttosto che delle falsità e dei cosiddetti "fantasmi". A tal proposito, sono dell'opinione personale che frequentare una persona dimostri la fiducia che si ripone nell'altro, la predisposizione all'ascolto e all'eventuale apprendimento che ne potrebbe conseguire. Avere una "guida" nella propria vita con il compito di indicare la retta via, non è altro che il giusto approccio per affrontare con prontezza le problematiche che contraddistinguono la realtà in cui si vive quotidianamente.




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